lunedì 15 novembre 2010

10 domande a ...

Googolando il nome Marta Sarlo escono fuori una serie di articoli e link in quantità notevole considerando la giovane età della mia intervistata.
Sebbene sia difficile dare una sorta di etichetta al suo lavoro, la maggior parte di questi articoli la confina, se questo può essere il termine, all'interno della ricerca antropologica rivolta al sociale...dato che neanch'io so quello che ho appena scritto, lascio parlare Marta ;-)

Nome:       Marta Sarlo

Classe:     1983

Città:      Roma

Educazione: Diploma Scuola Romana di Fotografia/

Lavori:     Angela; OPG Aversa; Marocco; Londra; Gioco d'azzardo; Tirana; Benin; L'Aquila e molto altro...

Collaborazioni: Collabora con l'agenzia Contrasto dal 2007

Pubblicazioni:  Il 24; Panorama; Io Donna; L'Espresso; Internazionale; D di Repubblica; Vanity Fair; Gioia; Rearviewmirror etc. etc.

Premi:         2007 menzione d'onore FNAC con "OPG Aversa";
               2009 premio "Canon Giovani Fotografi" reportage "Angela"

Link: www.contrasto.it



Marta Sarlo (isn't she lovely?) :-)

  • Molti dei tuoi progetti hanno risvolti antropologici/sociali; sono scelte di pancia oppure è una direzione che volevi già seguire?
La scelta di ogni mio progetto personale parte sempre da qualcosa che oltre ad interessarmi in qualche modo mi riguarda, alle volte più da vicino altre più da lontano; spesso il tema che scelgo lo ritrovo, magari in forme differenti, anche nella mia vita.
  • la storia che hai raccontato di Angela resta dentro, cosa hai visto e voluto mostrare in e di lei durante la lavorazione?
Ho trascorso accanto ad Angela più o meno un anno; stavamo insieme per intere giornate, l'ho accompagnata come un'ombra negli ospedali, a casa sua, nelle sue lunghe passeggiate...abbiamo parlato di tutto e tutt'ora spesso si confida con me raccontandomi degli ostacoli e delle gioie che attraversa.
Quando si vive per un periodo così vicino si riescono a cogliere degli aspetti delle persone che normalmente sono invisibili. Questo crea la differenza.
Il tempo, la pazienza e l'entusiasmo sono fondamentali per costruire un legame sincero in grado di far dimenticare al proprio soggetto la presenza della macchina fotografica e, di conseguenza, riuscire a creare delle immagini naturali. Angela ha colmato tutte le mie curiosità; mi ha spiegato tutte le sue sensazioni, passate e presenti, e questo sicuramente mi è stato di grande aiuto nello sviluppo del progetto. 
Angela è una donna coraggiosa che combatte quotidianamente la sua malattia e la discriminazione sociale che questa comporta. La combattività è uno dei suoi lati che più mi ha colpita.
  •  "Aversa, prigione d'indentità". E' la "follia criminale" ciò che hai trovato e respirato all'interno dell'istituto?
I volti, i corridoi ed i forti odori dell'OPG di Aversa mi ritornano in mente spesso nonostante siano passati 4 anni ormai...Ho cercato di affrontare questo progetto senza portarmi dietro tutti quei pregiudizi e luoghi comuni che si sentono sempre dire sui "matti" ma di capire piuttosto come si possa vivere ogni giorno in un posto del genere.
Dopo un mese trascorso all'interno di questa struttura, per me la "follia criminale" è quella statale; rinchiudere così tante persone con così differenti patologie in un unico spazio degradato: metà carcere, metà manicomio che, scientificamente provato, non porta quasi mai ad un recupero dell'individuo ed al suo re-inserimento nella società ma al contrario sfocia sempre più spesso in un ergastolo bianco.
  • Quanto "peso" lasciano dentro le storie che fotografi?
Ogni storia che ho seguito mi ha fatto crescere e riflettere, ho conosciuto realtà che probabilmente non avrei mai vissuto...più che appesantita mi sento arricchita ogni volta che finisco un lavoro.
  • Qual'è il servizio che avresti voluto continuare a documentare?
Un lavoro che avrei voluto approfondire, e che per problemi burocratici non mi è stato permesso, è sicuramente quello sugli ospedali psichiatrici giudiziari. Avrei voluto documentare gli altri cinque OPG presenti in Italia o per lo meno continuare solo in quello femminile, ma il D.P.A. (dipartimento amministrazione penitenziaria)mi ha negato l'accesso all'interno delle altre strutture.(o mio Dio, la mia piccola Marta come Erin Brockovich!!!n.d.r.)
  • Cosa c'è dietro ogni scatto?
Sono legata all'aspetto più giornalistico della fotografia ed in questo campo credo che dietro ci sia soprattutto la pazienza, l'attesa, la determinazione e la costanza oltre ovviamente alla passione ed alla professionalità per la buona riuscita del reportage. Spesso capitano anche giorni in cui non si scatta neanche una foto, ma per riuscire ad inserirsi bene in un contesto anche questa fase è molto importante! Scattando ho sempre cercato il giusto equilibrio tra pancia, come dici tu, e testa, ma sempre più spesso vengo attratta da scatti di "sostanza", più che di forma; più istintivi e di denuncia che perfettamente costruiti ed essenzialmente estetici.
  • Una pura insomma!!!Sempre voluto fare la fotografa?
All'inizio non avevo le idee chiare, per niente! Ho frequentato la facoltà di Architettura alla Sapienza di Roma, per fortuna per pochi mesi però. Per caso ho iniziato a seguire una mia amica fotografa, Cristina Vatielli (Uhm...questo nome mi dice qualcosa...a voi lettori cari?), aiutandola mentre scattava; piano piano ho capito che mi piaceva, che solo scattando riuscivo ad esprimermi in maniera chiara ed efficace, più di tante belle parole messe in fila!!!
  • Ecco il momento Marzullo, foto sul comodino? 
Non ho un comodino!
  • Uhm...scomodo...e nel cassetto?
Né un cassetto ;-)
  • Vorresti incontrare Henry Cartier Bresson nell'aldilà?
AHAHAAHAH Preferirei Elvis!!!


Ah, la prima volta che ho visto Marta aveva 11 anni e i capelli lunghissimi...si era addormentata sul divano di casa sua subito dopo cena...ora me la ritrovo tutta donna e superprofessionale...ma mi chiedo...si addormenta ancora sul divano subito dopo cena???

Avrei voluto postare un'altra immagine che Marta gentilmente mi ha inviato ma...non ci riesco e vi pregherei per non sentirmi troppo frustrata di visitare il sito dell'agenzia Contrasto e di vedere con i vostri occhi quello di cui finora abbiamo parlato!!!

Per la versione tradotta invece...aspettate domani che oggi ho difficoltà anche con la mia stessa lingua!!!

A bientot mon amisss!!!

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