Sebbene sia difficile dare una sorta di etichetta al suo lavoro, la maggior parte di questi articoli la confina, se questo può essere il termine, all'interno della ricerca antropologica rivolta al sociale...dato che neanch'io so quello che ho appena scritto, lascio parlare Marta ;-)
Nome: Marta Sarlo
Classe: 1983
Città: Roma
Educazione: Diploma Scuola Romana di Fotografia/
Lavori: Angela; OPG Aversa; Marocco; Londra; Gioco d'azzardo; Tirana; Benin; L'Aquila e molto altro...
Collaborazioni: Collabora con l'agenzia Contrasto dal 2007
Pubblicazioni: Il 24; Panorama; Io Donna; L'Espresso; Internazionale; D di Repubblica; Vanity Fair; Gioia; Rearviewmirror etc. etc.
Premi: 2007 menzione d'onore FNAC con "OPG Aversa";
2009 premio "Canon Giovani Fotografi" reportage "Angela"
Link: www.contrasto.it
- Molti dei tuoi progetti hanno risvolti antropologici/sociali; sono scelte di pancia oppure è una direzione che volevi già seguire?
- la storia che hai raccontato di Angela resta dentro, cosa hai visto e voluto mostrare in e di lei durante la lavorazione?
Quando si vive per un periodo così vicino si riescono a cogliere degli aspetti delle persone che normalmente sono invisibili. Questo crea la differenza.
Il tempo, la pazienza e l'entusiasmo sono fondamentali per costruire un legame sincero in grado di far dimenticare al proprio soggetto la presenza della macchina fotografica e, di conseguenza, riuscire a creare delle immagini naturali. Angela ha colmato tutte le mie curiosità; mi ha spiegato tutte le sue sensazioni, passate e presenti, e questo sicuramente mi è stato di grande aiuto nello sviluppo del progetto.
Angela è una donna coraggiosa che combatte quotidianamente la sua malattia e la discriminazione sociale che questa comporta. La combattività è uno dei suoi lati che più mi ha colpita.
- "Aversa, prigione d'indentità". E' la "follia criminale" ciò che hai trovato e respirato all'interno dell'istituto?
Dopo un mese trascorso all'interno di questa struttura, per me la "follia criminale" è quella statale; rinchiudere così tante persone con così differenti patologie in un unico spazio degradato: metà carcere, metà manicomio che, scientificamente provato, non porta quasi mai ad un recupero dell'individuo ed al suo re-inserimento nella società ma al contrario sfocia sempre più spesso in un ergastolo bianco.
- Quanto "peso" lasciano dentro le storie che fotografi?
- Qual'è il servizio che avresti voluto continuare a documentare?
- Cosa c'è dietro ogni scatto?
- Una pura insomma!!!Sempre voluto fare la fotografa?
- Ecco il momento Marzullo, foto sul comodino?
- Uhm...scomodo...e nel cassetto?
- Vorresti incontrare Henry Cartier Bresson nell'aldilà?
Ah, la prima volta che ho visto Marta aveva 11 anni e i capelli lunghissimi...si era addormentata sul divano di casa sua subito dopo cena...ora me la ritrovo tutta donna e superprofessionale...ma mi chiedo...si addormenta ancora sul divano subito dopo cena???
Avrei voluto postare un'altra immagine che Marta gentilmente mi ha inviato ma...non ci riesco e vi pregherei per non sentirmi troppo frustrata di visitare il sito dell'agenzia Contrasto e di vedere con i vostri occhi quello di cui finora abbiamo parlato!!!
Per la versione tradotta invece...aspettate domani che oggi ho difficoltà anche con la mia stessa lingua!!!
A bientot mon amisss!!!
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