giovedì 23 febbraio 2012

Impatto zero

BUONGIORNO AMICIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!

Due domande per voi...

Siete mamme? (non per fare la sessista guys...ma capirete tra poco)
Siete ad impatto zero?
Ma soprattutto, avete il business nel sangue?

In questo periodo "materno" le mie mattine passano tra Real Time, telefilm, (di cui sono ghiotta), poppate, e di nuovo telecomando in mano...
e sapete una cosa mamme care?

Siamo di gran moda...siamo in molti programmi, siamo su molte riviste glamour, si fanno corsi di fitness basati sulle nostre, e quelle dei nostri bimbi, esigenze, massiccia presenza in rete...insomma, un vero successo...se poi si è ecologiche, beh diventiamo delle vere star!!!

Camila Rsomething, ex vj e conduttrice Mtv, da quando è diventata madre, ed in attesa del secondo, scrive un suo blog e conduce su LA7d il primo "parental show" come viene da lei chiamato, sull'argomento.

E' un programma carino ed interessante sotto molti aspetti ed anche molto fresco e parla...indovinate un pochino? di figli, ma soprattutto del fare la mamma.

Le mamme in studio sono quasi tutte della mia generazione (dunque tutte molto giovani ovviamente ;-)), e con le mie stesse perplessità e sicurezze...ma poi arriva lei, la mamma ecologica, che della sua esperienze ne ha fatta una vera e propria carriera, oppure la mamma che, non volendo o potendo, tornare al suo vecchio lavoro, ha deciso di inventarsi come blogger o come organizzatrice di feste per bambini o venditrice di prodotti (tutti testati in primis), mediatrice tra le mamme ed aziende...insomma delle vere e proprie business mummy...a partire da Camila Rsomething, che si è cucita un bel programma addosso...

Quello che ho capito io...è che siamo tutte molto simili...che quando il nostro piccolo fa qualcosa di straordinario, ecco che in rete trovi una mamma che osanna il suo bambino per...la stessa cosa che più o meno ha fatto il tuo...

Altra cosa che ho capito è...ma perché tutte, o quasi, le mamme che sono costrette a cambiare lavoro, scelgono di inventarsi come...madri???

Certo l'economia di oggi non permette molte scelte e non tutela nessuno, né madri, né non madri; ma sembra quasi che, una volta abbracciato il ruolo di madre...non ci sia più via di uscita...un esempio (molto blando certo) lo sono anch'io...in fondo molto di cui scrivo è basato sulla mia esperienza di madre dunque non posso certo sputare troppo nel piatto dove mangio (beh veramente ancora non ci mangio, lo sto ancora solo cucinando e neanche tutti i giorni...ma questa è un'altra storia)...però è anche vero però che non ho (quasi) nessuna specializzazione in campi come ingegneria o legge o simili...

ma nei casi di cui sopra mi chiedo...inventerei qualcosa per le mamme se fossi ingegnere? diventerei avvocato a favore delle madri?

Insomma...una volta presa questa strada...davvero non se ne esce più???

Voi che ne pensate?
Avete avuto la mia stessa impressione, le mamme, "vanno di moda"?

E...se "le donne di una volta" avessero avuto il pc ed il web...si sarebbero date da fare come facciamo noi???

Just let me know your opinion and in the meantime...HAVE A GREAT DAY!!!

giovedì 9 febbraio 2012

ehm...ho fatto confusione...

Dears, riguardo al post appena pubblicato...vorrei far presente che non è terminato e neanche corretto...in quanto non so cosa ho spinto...

Never mind quel che è fatto è fatto però vorrei darvi il link del blog di cui ho parlato in quanto è davvero molto interessante!!!

Sorry da Sorry....

http://ritrovarsinviaggio.blogspot.com/

kissesssssssssssssssssssss

bloggggg

Benvenuti alla Rubrica:

                                                         Curiosando Curiosando

Curiosando curiosando ho scoperto un blog : Ritrovarsi...in viaggio

Il blog è curato dalla psicologa, e non solo, Dott.ssa Silvia Trucco la quale conuiga l'idea del viaggio, a tutti molto cara, con quella di un ritrovare se stessi in un'ottica lontana dal tram-tram quotidiano e con cuore e spirito pronti a mettersi in gioco.

Un gioco comunque guidato dall'esperienza della Dott.ssa Trucco appunto, che con diverse tecniche aiuta a far riemergere gli aspetti nostri interiori o gli istinti, troppo spesso messi da parte per ascoltare una certa voce razionale che ci uniforma e appiattisce tutti.

Visitando il blog mi viene voglia di fare come Mary Poppins e saltare dentro le foto, per trovarmi in Paesi dal gusto esotico e spirituale, dove la natura è se stessa e si può respirare finalmente liberi...

Ah viaggiare...per ritrovarsi poi...un vero sogno. Credo che tutti (e non mi dite balle) avrebbero bisogno almeno di un anno sabatico ogni 10 anni, tanto per fare il punto della situazione, tanto per capire dove si è arrivati, in che modo e se sia il caso di continuare.

Il mio sogno?
Avete presente EAT, PRAY and LOVE (l'ordine mi sembra questo...) non il film ma il libro?

Beh comunque l'autrice del libro, Elizabeth Gilbert, dopo essere arrivata al capolinea con la sua vita decide di fare veramente ciò che vuole, prendendosi un anno sabatico nel quale visiterà i Paesi che in lei hanno suscitato sempre emozione e curiosità.

Ed allora via con la casetta in centro a Roma, gira in lungo e largo l'Italia, poi l'India con i suoi ashram, yoga e persone vere nate già mistiche ed infine Bali...

Ahh che chic!!! e quanto mi farebbe bene un viaggetto così...a voi no, vero???

Scherzi a parte. Viaggiare mi è sempre piaciuto molto, ma non l'idea di andare in vacanza, (oddio...) ma l'idea di stabilirmi per un pò nel luogo scelto e calarmi nella vita di quel posto, mangiare e lavorare anche, come se avessi sempre vissuto lì. E non solo mi piace farlo in luoghi esotici,(dove in realtà non l'ho mai fatto) ma anche nelle città europee e non  o piccoli borghi.
L'adrenalina che mi sale e lo spirito di adattamento che si sviluppa è il motore che mi ha sempre accesa per fare le valigie e partire. Che tipo di amicizie si vanno a fare, in quale ambiente ci si colloca...però ho sempre pensato che per fare una cosa del genere fosse molto importante aver un buon rapporto con se stessi e la piena fiducia che le cose andranno bene.
Quando ho cominciato a vivere in Inghilterra ho conosciuto molte persone che si ritrovavano a vivere lontane da casa per qualche malessere che avevano già nel loro Paese. Beh io credo che quel malessere te lo porti comunque dietro e presto o tardi, anche se sei in capo al mondo, ci dovrai fare i conti...a meno che non decide di affrontarlo ovvio.

Per me, una delle prime regole per mettersi in viaggio è avere il cuore leggero in modo da essere pronti e svegli per afferrare le buone situazioni che il viaggio offre. E se queste prerogative mancano beh allora, come spiega ed invoglia a farlo la Dott.ssa di cui sopra, bisogna proprio Ritrovarsi in qualche modo!!!

Allora bon va





video preso da youtube

La battaglia

Si avvicina l'ora...

L'aria è circospetta e nessuno si fida di nessuno...la camera è quella in fondo ed arrivare per primi è l'unica salvezza...

Il corridoio sembra la galleria che collega la Francia all'Inghilterra...lungo, umido e freddo (nella mia mente quella galleria è così...).

Ecco, l'ora è giunta....caricaaaaaaaaaaaaaaa!

La prima che arriva a mettersi nel lettone è sempre la prima nata, anche perché bara con smorfiette e gioca molto bene con:
sensi di colpa, mamma ti amo, papà sei meraviglioso etc.etc
Così parlando s'infila dentro, con te che ancora ti gongoli per la gioia di essere così amato e coccolato.
Lei nel frattempo, a parte infilarsi e piazzarsi nel mezzo del letto, ha anche preso tre libri che tu devi leggerle, chiuso la porta della sua stanza così magari ti dimentichi che, volendo, ci sarebbe pure la "sua" di camera, e portato, come se non fossimo già in troppi, il suo bambolotto preferito. 

Il secondo ad entrare è:
il padre meraviglioso, che non legge (credo scriva però), che certo il bambolotto va bene e che le chiede due carezze, un massaggino e bum...cade addormentato neanche fosse Aurora.

L'ultima, ovvio, sono io.
Io che arrivo con la carrozzina stile carrello della spesa, che ho dovuto aspettare l'ultima poppata delle 24.00 (illusa, lo sai che non è l'ultima tanto!), con la mia vestaglia e camicia da notte, così sexy da sembrare la brutta copia della donna che nel film "The Ring" compariva nello specchio facendo sobbalzare gli spettatori...

In un sol colpo elimino libri, e bambolotto...la figlia non la posso eliminare (?) e cerco di piazzarmi ai margini, con la famosa carrozzina (ovviamente non vuota) così vicino da non poter più scendere dal letto...

Ma è ora che inizia la vera guerra...

Padre e figlia dormono nello stesso modo:
Gambe tirate su (così le coperte rimangono ben sollevate per correnti d'aria), braccia allargate e piumino "avvoltolato" (non riesco a pensare ad altro termine)intorno...

Ma siccome la guerra è guerra faccio le mie mosse senza paura ed allora:
Entro e sposto senza delicatezza la figlia verso il padre al quale nel frattempo ho spostato il braccio e con una mossa di karate, chiamata scivolato, ho abbassato le gambe passando da dentro.
 "Svoltolo" il piumino tirandolo dalla mia parte e poi mi sposto sull'altro lato per cercare di sbrogliarlo...

Insomma nel frattempo si è fatta quasi l'una e mezza, tra poco mi devo rialzare per nutrire l'ultima arrivata e già lo so...appena in piedi i due si riprenderanno il loro territorio ed andrà avanti così fino a che il "grande" andrà a lavorare e la "piccola" a scuola...allora il campo sarà tutto mio...come lo è adesso!!!

Goodmorning everyone have a nice day!!! e come ho scritto sopra: La Guerra è Guerra my dears!!! 

Have a nice day -Bon Jovi Amv Dragon-youtube


Personaggi ed interpreti:
Il moro che poi diventa biondo vestito d'arancio: Sorry I'm in a rush
Il malefico piccolo nano blu: La prima figlia
Il gigante verde con coda arancio: Il padre meraviglioso



mercoledì 8 febbraio 2012

Non ci sono più...

Non ci sono più:
mezze stagioni,
la cavalleria,
l'onestà e
LE DONNE DI UNA VOLTA.

Eh già. Alla classica nostra frase della mancanza degli uomini d'un tempo ora la risposta è che neanche noi siamo più quelle di una volta.

Il riferimento è quasi sempre rivolto a noi madri "moderne" che ,a quanto pare, facciamo delle richieste troppo esigenti a questi padri sempre super impegnati, stanchi etc.etc.

Se mi fermo però a pensarci un attimo...forse un "pochino" è vero. Onestamente non vedo l'ora di piazzare la seconda al nido, iniziare lo svezzamento, tornare a lavorare e farmi qualche bel bicchiere di vino o martini! (eccola che si lamenta...che forte sti bambini ad un mese sanno già leggere...io mica ero così sveglia...).

Una volta si facevano 8 figli e senza aiuti si manteneva una casa pulita, la prole ed il marito (non il fidanzato) felice...è pur vero che le prospettive lavorative delle donne erano assai scarse...oddio anche ora la madre che lavora non è poi così gettonata, ma qualche alternativa in più l'abbiamo...

Ma quante di noi si sentono portate a stare "solo" a casa e sfaccendare?
Forse dipenderà anche dagli esempi che ognuno di noi ha avuto nella propria famiglia.

Il mio fidanzato, che pure viene da una famiglia moderna, me l'ha canditamente buttata lì:
" A me non sembra che mio padre mi abbia mai cambiato un pannolino o tenuto in braccio..."(ma comunque non potrebbe ricordarselo neanche, ribatto io... ).

A casa mia poi le regole erano dettate dalle donne e, nello specifico, dal nostro capo branco, mia nonna.

Classe 1907 di altri tempi lo era di sicuro, ma forse solo anagrafici. Gran lavoratrice sì, ma solo fuori casa. Avevamo infatti un negozio al quale lei si dedicava anima e corpo; ma se dovessi dire di averla mai vista con una scopa in mano o con un pannolino..beh, no, non ho memoria di questo; e neanche la spesa faceva, ma la ordinava per telefono per farsela consegnare! Donna dalla personalità molto forte, possessiva aggressiva e territoriale, riusciva sempre a riportarsi a casa mio nonno (mai saputo come) che, essendo di religione ebraica, finiva sempre in qualche "ufficio" fascista.
 Ma lei, fiera cattolica (non cambiò neanche religione in barba ai parenti di nonno che ne erano scandalizzati) battezzò le sue figlie solo quando la guerra lo impose e nessuno poteva dire niente. Una donna molto moderna per i suoi tempi con tre passioni:
Creme Lancome; rossetto rosso Yves Saint Laurent e vino buono.

Ora io, che sono cresciuta in casa sua, cosa posso aver imparato? Ad esser tutta casa e famiglia? A spaccarmi la schiena e dar retta agli uomini?

No, come soleva dirmi, io le somiglio molto. Non sono territoriale magari o possessiva, ma di sicuro sono un asso a telefonare al panettiere per ordinare la spesa, a cavarmela, ma non vi dirò come, neanche a dire riguardo il buon vino, ma...sorry nonna, per le scelte di creme e rossetti purtroppo ti ho tradita...io uso solo Chanel!!!

Dunque, tenendo fede al mio esempio in casa posso tranquillamente dire...
Ah come mi piace essere una " donna di una volta"!!!

Voi anche credete che non ci siano più?
Stay tunned anche se vi sentite solo "vintage"!!!

kisskisss

mercoledì 1 febbraio 2012

La metamorfosi della Sig.ina Rottmaier

Fino a qualche tempo fa (prima dell'avvento della secondagenita) mi identificavo spesso e volentieri con la graziosa Signorina che dava del filo da torcere alla dolce Heidi.
Dalle sette di sera in poi, il suo spirito s'impossava della madre zerbino che fino a quell'ora ero stata e obbligava la mia prima figlia ad orari e regole.

Da quando invece sono tornata a casa con il secondo fagottino, ho subito purtroppo una brutta mutazione e la cara Signorina si è trasformata in Joan Crawford, nella sua brillante interpretazione di "Mammina cara"...sempre a spese della primogenita.

Come da copione, è stato un colpo per la mia bambina non avermi più tutta per lei. La vedo frustrata da una situazione che non capisce bene...ovvero capisce bene che ora non è più la sola ma qualcun'altro le farà dividere affetto, camera, giochi e attenzioni...

Il suo comportamento è comprensibile e, da quanto ho capito, molto naturale...quello che non capisco bene è il mio di umore.

Cerco di darle maggiore attenzione e poi invece dopo due minuti litighiamo come cane e gatto su qualcosa che magari lei ha fatto con buone intenzioni (infatti anche se un bimbo tira qualcosa, non mette certo la malizia di noi grandi, è un suo sfogo...giusto???). Mi sento dirle delle cose con un tono che mi spaventa e la pazienza è ai minimi termini.

Vedere poi i suoi occhioni e la sua rabbia quando litighiamo mi fa sentire una vera...stronza.

Allora mi riprometto di essere più genitle, ma poi ci ricasco...mi sembra di aver perso il canale di comunicazione o comunque di doverlo risintonizzare e soprattutto...mi devo dare una calmata...

Il fatto è che non capisco sempre se si tratta di capricci oppure di un suo malcontento...suppongo un misto di entrambi...i sensi di colpa mi danno alla testa ed allora nel caos...divento una pseudo Joan...e dopo un minuto vorrei stringerla forte forte e rassicurarla (e lo faccio è, non pensatemi completamente ammattita...).

Vorrei anche sfatare un pensiero che potrebbe essere comune:
 non è vero che i secondi figli si fanno per i primi...i primi infatti, almeno all'inizio, stanno benissimo da soli, gestiscono alla perfezione il loro ruolo da uniche star. Poi magari crescendo, questi fratelli o sorelle saranno le loro costanti, i loro punti fermi...ma al momento sono solo delle scocciature e come tali, sono rognose da gestire.

Dal punto di vista materno invece...vorrei riavere la Sig.ina Rottmaier qui con me e dare un bel calcio in c...a Joan...beh magari di Joan potrei però tenere il look...so cool!!!

ps1 ma come si scrive Rottmaier???

ps2 si accettano ovviamente consigli per la gestione

ps3 non chiamate ancora i servizi sociali o il telefono azzurro...non è ancora il caso

KISS KISS & STICK WITH ME!!!