mercoledì 26 marzo 2014

No l'amore no

Eccomiiii!!!

Come state cari amici vicini e lontani???

Questa primavera frizzantina vi ha fatto venire voglia di uscire fuori? Come? Piove da giorni??? Fa freddo??? Beh ma che sarà mai, marzo si sa è pazzarello così come (di primo acchitto) mi era sembrato l'articolo che qualche giorno fa ho letto.

" Quanto pesa la disoccupazione sulla nascita dell'amore?"


Da una indagine dell'Huffington Post risulta che il 75% delle donne intervistate "difficilmente" uscirebbe con un uomo che non lavora per timore di doversi assumerre obblighi finanziari, addirittura la crisi condiziona il momento stesso in cui si conosce un'altra persona e si pensa ad una relazione.

Nelle coppie già consolidate invece mina i rapporti sessuali in quanto lo stress di perdere il lavoro o di non riuscire a mantenere la famiglia fa avere un calo del desiderio...

Quando ho letto questo articolo ho arricciato il naso pensando:

-Ma dai. Io non ho mai scelto un uomo per...-
All'improvviso però mi è venuto in mente John.

Agli albori della mia storia con il Favoloso, prendevamo solo dei lunghissimi e fortissimi aperitivi e niente era serio, avevo conosciuto un biondino niente male di nome John, neo-zelandese.

John, con il suo italiano smozzicato, i suoi ochhioni blu e ciuffo ribelle mi guardava da dietro il bancone del bar dove lavorava con occhi sognanti e ammiccanti...ah...mi ricordava tanto il piccolo principe...any way. Anch'io non ero del tutto indifferente al biondo straniero (che volete sono sempre stata attratta dallo "straniero"...so proprio italiana in questo...)e ricambiavo le occhiate...

Si parlava di libri, viaggi, luoghi lontani...insomma in perfetta sintonia finchè alla mia domanda:

-Ma dove abiti qui a Roma?-

Lui, candido come una colomba rispose:

-In una roulotte, pensa che trovo sempre la porta aperta per tutte le volte che entrano i ladri! E una volta qualcuno gli ha dato anche fuoco-

Beh mai risposta per me fu meno sexy e invitante di quella.

In roulotte??? Subito mi apparve uno scenario gipsy, lattine di birra vuote e mutande sporche sul "pavimento"; piatti nel lavandino e mosche...insomma non fu una bella scena nel mio immaginario e quella risposta cambiò non poco il modo di vedere e considerare il "piccolo principe della Nuova Zelanda".

Il mio classismo latente, oppure il mio senso di sopravivenza, ebbero la stra-meglio e con John non flirtai più. Ad un certo punto John ripartì (e si fece uno strepitoso viaggio di ritorno visitando tutti i luoghi tra l'Italia ed il suo Paese usando treni, navi e pullman)mi lasciò la sua mail, il suo indirizzo di Auckland e qualche cartolina dei suoi viaggi.

Cosa mi spaventò di John da farmi tirare indietro indietro indietro? Beh la roulotte credo la dica lunga, ma anche il fatto che fosse un barista e forse senza arte e ne parte. Non ho niente contro i baristi, ma se guardo alle mie storie sentimentali ho notato che tutti i miei ex percepivano effettivamente dei salari più alti dei miei e coloro che non li percepivano appartenevano comunque a buone famiglie.

Se fossi ora single, farei lo stesso? Escluderei un uomo perchè precario?

Voi siete vittime sentimentali della crisi? A vedere bene tutto questo fa tristezza. La nascita dell'amore non può essere determinata dal tipo di contratto che si ha, ma allora perchè consciamente o inconsciamente ci facciamo tanto caso???

Dopo circa 10 anni ho ricevuto una mail da John nella quale mi raccontava di essere nel consiglio amministrativo della società del padre, tra le maggiori creatrici di cravatte e cinture in cuoio, visita l'Italia due volte l'anno e soprattutto il Lago di Como e...spinta dalla curiosità tramite Google Earth ho messo il suo indirizzo e...ha una villa con una piscina da paura!!!! Evviva il mio classismo, evviva il mio senso di sopravivenza!!!

stay tuned!!!



1 commento:

  1. :-) caro John caro John...era favoloso pure lui...ma non era chiaro..
    Forse perché di favoloso ce né uno e tutti l'altri so....
    Che dire del tuo post, è triste ma è così, a meno che dalla roulotte non scende invece di John...Johnny Depp..hai presente chocolat..ecco lì forse si rischia anche l'incendio notturno e la precarietà :-)..amica mia è tutta una questione di forza d'impatto... Iloveyou

    RispondiElimina